Grande successo sabato 22 giugno per la celebrazione dei 40 anni di Lancia Thema.

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L’evento, a firma Lancia Thema Club Italia, ha dato la possibilità ai partecipanti, in un'unica giornata, di prendere parte alla conferenza con gli "Uomini Lancia", protagonisti del progetto "Y9", (così era denominato prima di essere conosciuto al pubblico come “Tipo 4”) e visitare il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

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Per l'occasione il Club ha portato in mostra all’ingresso cinque esemplari di Thema che sono rimasti esposti per tutta la giornata: un’elegantissima i.e. turbo I serie, una splendente i.e. 16v station wagon II serie, una esclusiva limousine 6V I serie, una blindatissima 3.0 V6 LX III serie ed una affascinante 8.32 II serie.

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L'ampia piazza centrale, punto di passaggio obbligato per i visitatori, ha esaltato le vetture esposte.

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Tantissimi i curiosi attorno alle Thema prima di iniziare la visita degli altri spazi espositivi.

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La "Sala 150" dell’affascinante MAuto, riservata per l'occasione, ha visto la presenza di più di 80 appassionatissimi partecipanti che hanno avuto la preziosa opportunità di ascoltare ed interagire con i progettisti Thema.
Tra questi si sono succeduti il Dott. Giuseppe Perlo, l’Ing. Mauro Palitto, l’Ing. Paolo Massai, l’Arch. Dario Di Camillo, l’Ing. Bruno Cena, l’Ing. Francesco Forleo e l’Ing. Luigi Filtri.

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Ciascuno di loro ha contribuito, attraverso il racconto di aneddoti e vicende vissute in prima persona, a far catapultare il pubblico nella magia e nella sregolatezza del genio caratteristico dei rimpianti anni ’70 e ’80, tanto da poter percepire e respirare, con non troppa fantasia, quell’aria che, per chi l’abbia respirata allora, doveva dare l’idea di essere davvero inebriante.
Quegli anni in cui non si parlava ancora in termini di mission o di vision; erano invece quelli caratterizzati dalla voglia di superare se stessi, dall’ambizione, dalla prevalenza della soddisfazione del cliente sugli altri diversi interessi perseguiti dall’Azienda.
Ciò che emerso, al di là della innegabile professionalità degli allora addetti ai lavori, e che lo ha fatto in maniera prepotente, è il gusto del genio, senza troppe regole per potersi definitivamente ritenere tale, misto con tanta, esagerata passione ed il gusto per il bello, il meglio a cui si potesse aspirare.

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Si pensi all’Ing. Mauro Palitto ed alla sua idea di condurre test e sperimentazioni, “di nascosto”, sul motore turbo 4 cilindri, che prometteva sin da subito prestazioni esaltanti, al posto del conosciuto Volumex, che era già stato approvato dai vertici dell’azienda; evento che gli costò una lettera di licenziamento, poi ritirata proprio grazie al fantastico risultato raggiunto…
Oppure al progetto della Lancia Thema 8.32, fortemente voluto dall’Ing. Ghidella e che avrebbe dovuto prendere forma in soli 18 mesi, dovendo superare le difficoltà tecniche legate alle proporzioni del motopropulsore, (il telaio Tipo 4 non era mai stato pensato per ospitare una meccanica ad 8 cilindri), e dovendo pensare a nuovi elementi esclusivi, non specificati, mai visti prima, come lo spoiler retrattile sul baule posteriore (la prima auto al mondo ad esserne dotata); tutto rientrava nel folle piano di rendere la Lancia Thema una vera e propria Granturismo, con dettagli unici, componentistica innovativa e finiture di altissimo pregio. Al momento del suo lancio, tra l’altro, l’8.32 sarebbe stata la berlina di serie a trazione anteriore più veloce al mondo, con un’immagine ancora oggi impagabile.
Erano gli anni fatti anche di tanta condivisione, confronto e desiderio di crescita, come è stato descritto relativamente alla collaborazione con Saab nello sviluppo dell’autotelaio della Tipo 4; ma anche con Porsche, per apprendere di più sulle tecniche di funzionamento dei turbocompressori.
Una sanissima competizione tra titani dell’automotive. Cose dell’altro mondo, che oggi lasciano davvero a bocca aperta.
Alla conferenza, sapientemente e professionalmente moderata da Valter Carasso, socio e revisore dei conti UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive) che ha partrocinato l'evento, ha preso parte anche Yves Depondt, Head of Pininfarina Classiche che, tra l’altro, ha messo a disposizione di tutti i presenti tantissimi disegni inediti, arrivati direttamente dai “cassetti” degli uffici Pininfarina, raffiguranti tutti gli schizzi, i rendering ed i progetti del tempo legati al mondo Thema: tra i tanti, spicca quella che per tutti sarebbe stata la versione definitiva della Lancia Thema Station Wagon, preferita tra tutte le altre proposte.

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Ampio spazio è stato successivamente dedicato al giornalista Marco Visani ed alla sua recentissima opera “LANCIA THEMA Berlina, Station Wagon e 8.32”, monografia redatta anche con il contributo del Lancia Thema Club Italia; Visani ha raccontato il lungo percorso che ha portato alla stesura definitiva del libro, fatto di numerosi incontri, chiacchierate ed interviste, e tanta ricerca di materiale soprattutto tra le riviste dell’epoca. I partecipanti hanno quindi avuto una preziosa occasione per farsi firmare ed autografare le copie sia dall’autore sia, con grande soddisfazione, da tutti i relatori presenti.
Da ultimo, i partecipanti sono stati omaggiati dalla proiezione di un videomessaggio a sorpresa da parte del famoso attore e regista romano Carlo Verdone, che ha salutato i presenti raccontando della sua passione per la Lancia, sempre stata presente in casa Verdone, a partire dalla Ardea fino alla Appia e ad una Delta; non poteva certo mancare la Thema, di proprietà personale di Carlo, quest'ultimo modello anche protagonista in alcuni dei suoi celebri film tra cui "Compagni di scuola" e "Stasera a casa di Alice".
In conclusione sono stati consegnati dal Club ai Relatori, al Moderatore e ai Soci che hanno concesso le proprie vetture i meritati riconoscimenti-ricordo appositamente realizzati per l'occasione.

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La kermesse ha visto anche la presenza del Lancia Club, rappresentato da Antonio Cestarollo, Responsabile dei rapporti coi Club di Modello; non sono mancati i Club di Modello: Lancia Delta Integrale Club nella figura del Presidente Paolo Borsalino, Fulvia Club tramite il Presidente Piero Vanzetti e Beta Montecarlo e Rally 037 Club Italia con il Vicepresidente Giangiacomo Porcelli.

Si è trattato di un evento, quello al Mauto, davvero impegnativo, frutto di tantissimo lavoro e sacrificio non solo del Direttivo del Lancia Thema Club Italia ma anche di tanti altri vicini alla realtà e di tutti gli altri che hanno reso possibile la sua realizzazione.
Per questo si è dimostrato doveroso onorare e ringraziare, oltre il pubblico, con un esclusivo gadget, tutti i pregiati Relatori, gli Ospiti ed il Moderatore per aver accolto senza riserve e con vivo entusiasmo l’invito del Club a condividere con i più fervidi appassionati questa ricorrenza.
Terminata la conferenza, i partecipanti hanno avuto la possibilità di continuare a confrontarsi tra loro e con i relatori deliziandosi con un gustosissimo cocktail party allestito all’interno del Museo, con la vista sui cinque esemplari messi a disposizione dai Soci del Lancia Thema Club Italia.

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Questo ha dato modo di apprezzare i dettagli delle nostre amate berline in questo importante contesto.

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Un ulteriore ringraziamento all'Ing. Francesco Forleo per averci donato il Quattroruote di novembre 1992 da lui autografato contenente la prova su strada della Thema 16v 3 serie.

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Da Lancista, quale si è firmato, ci ha mostrato il documento originale di auguri ricevuto per il Natale 1991 dall'Ing. Palitto in cui esprime l'orgoglio di averlo avuto "come componente del team a cui l'Azienda ha affidato il compito di interpretare tecnicamente il Marchio Lancia", cartoncino che ha conservato gelosamente per oltre 30 anni.

Alla chiusura dell’evento, rimangono una grandissima soddisfazione per la buona riuscita dello stesso ed un vero appagamento visti i feedback ricevuti nell’immediatezza da tutti i partecipanti; rimane la consapevolezza di aver vissuto un evento che per il Lancia Thema Club Italia si annunciava sregolato, ambizioso, unico ed irripetibile. Un po’ come la Thema ed i suoi artisti.

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