La storia che inizia oggi ha a che fare con un appassionato di Thema particolare, da qualche tempo alla continua ricerca di esemplari da aggiungere alla propria collezione.
Esemplari che, in realtà, sarebbe meglio definire casi clinici, quelli che molti amatori scarterebbero o che vedrebbero bene solo in pressa o, meglio, come buone donatrici di ricambi.
Comprare un’auto bella ed in ordine, si sa, quasi sempre risulta la scelta migliore...sia a livello di costi finali, sia perché ce la si può godere fin da subito e sia perché è bello entrare in garage e vedere ogni volta la propria auto presentarsi in modo decoroso.
Ma non c’è molto gusto, così son bravi tutti…
In questo caso vivere la Thema passa attraverso delle fasi molto diverse: la prima è notarla, come altri potrebbero fare, la seconda innamorarsi, come pochi saprebbero fare, la terza credere in lei come pochissimi farebbero e, se la fiducia viene corrisposta, buttarsi, quando nessun altro lo farebbe.
Oggetto di questo recupero è una Thema station wagon nera, una turbo 16v cat seconda serie, di provenienza tedesca e per qualche motivo sprofondata in Italia, più precisamente nella provincia di Agrigento.
Uscita dalla linea di produzione il 9 ottobre 1990, importata nel Bel Paese nel 1998 e da quel momento non più messa in strada.
L’auto è lontana, molto sporca, potrebbe essere ferma da più di vent'anni e non funziona: le premesse per una nuova e motivante sfida ci sono tutte.
Bastano un paio di telefonate, chi si occuperà dei lavori mi rassicura.
“Allora la prendo, eh? Poi te la vedi tu!”.
“Si si, manda pure su. Sbrigati”.
Non è il primo acquisto a distanza ed a scatola chiusa, un po’ di dubbi e pensieri rimangono (in realtà tanti…), ma chiudendo gli occhi ci si butta anche stavolta.
Si organizza il viaggio e dopo alcune peripezie, (questi bisarchisti!...) la Thema arriva a destinazione.
Qui il contributo del Club è stato fondamentale, in una forma di sinergia unica e rara: coinvolti da subito il Presidente Pierpaolo, il mago della meccanica Riccardo e il grande Roberto che ha dato disponibilità del suo piazzale per lo scarico della Thema.
Non banalmente Soci, ma Amici con cui nel tempo si sono consolidati maturi rapporti di stima ed affetto reciproci.
Torniamo ora alla macchina perché, com’era prevedibile, i problemi iniziano da subito: i freni posteriori sono bloccati e le gomme posteriori talmente rovinate da fare difficoltà a muoversi, (ci sono i segni sugli pneumatici, evidente traccia che la Thema è stata letteralmente “trascinata”, cosa brutta…).
Pompe freno e frizione assolutamente da buttare.
La prima cosa è stata quindi sbloccare i freni e appoggiare una coppia di cerchi da 15” con gomme decenti, almeno per poterla spostare.
L’auto entra ora in officina per effettuare un check-up completo, ma non prima di dare una bella pulita e sgrassata proprio lì dove si dovrà operare.
CAPITOLO 2
Intanto arrivano tutti i ricambi che saranno assolutamente necessari per poterla di nuovo avviare e provare: kit distribuzione con cinghie contralberi e servizi, pompa acqua, pompa freno, pompa e cilindretto frizione, paraoli vari, candele, pompa benzina e relativo supporto.
Si inizia con alcune prove per capire la situazione effettiva di partenza; si sapeva dal venditore che il motore girasse libero ma che non andasse in moto.
Si prova a girare a mano per la conferma: il motore è libero, (primo sospiro di sollievo)...
...poi si verifica la girante della turbina, che non sia bloccata e non abbia giochi fuori tolleranza: anche lei è ok. |
Avendo fatto spazio nella zona interessata dai controlli segue altra verifica: andava visto che la frizione non fosse incollata, pertanto, mediante prova manuale, usando i potenti mezzi che la tecnologia ci offre, si è esclusa un’altra operazione, la sostituzione del gruppo frizione.
Tutto va come dovrebbe... o almeno, fino a che non si sono sostituite pompa e cilindretto frizione: il pedale non spinge abbastanza, davvero non si riusciva a spiegare una corsa così ridotta.
All’improvviso l’intuizione... vuoi vedere che avendo le pompe bloccate, a forza di spingere a fondo il pedale questo si è piegato?
Detto fatto, via il pedale frizione che, come si può notare dalla foto, risultava talmente piegato da non consentire la giusta corsa di cui necessitava per lavorare adeguatamente.
Montato il nuovo pedale, (la fortuna di avere i ricambi in casa…), il comando frizione è tornato come nuovo.
CAPITOLO 3
I lavori procedono… giù il vecchio gruppo distribuzione (le cinghie sono tutte marchiate Fiat/Lancia… che siano davvero ancora le originali?!). |
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Si monta tutto nuovo, cambiando anche i paraoli ed i cuscinetti del gruppo contralberi, (visto che uno c’è…). Camicie del basamento in ottime condizioni (il liquido ha fatto il proprio dovere in maniera efficace). |
A proposito, si cambia anche la tubazione acqua in gomma, ormai cristallizzata e rigidissima, molto probabilmente non sicura alla pressione di esercizio.
Nuovi anche filtro benzina, filtro aria e candele.
Arriva ora forse la fase più laboriosa e rognosa…la pompa benzina.
È sicuramente bloccata, la tubazione sarà certamente da cambiare ed il gommotto di supporto irrimediabilmente deteriorato. Questa operazione è particolare rispetto alla Thema berlina perché la botola di accesso al serbatoio è seminascosta dal pianale del vano bagagli, che non consente di lavorare in maniera comoda, come se non bastasse, le staffe che fissano il pianale non sono imbullonate, bensì saldamente rivettate.
La situazione di partenza... | |
Si procede quindi ad abbattere i sedili posteriori, via i rivetti e finalmente si accede alla botola. |
Lo scenario che si presenta è esattamente per come ci si aspettava: la gomma di supporto alla pompa aveva fatto un disastro, un vero classico.
Per fortuna, avendo già preventivato di sostituirla, nel giro di una sola ora, (e con pochissima spesa…) il cestello pompa benzina è già pronto per tornare a fare il suo lavoro.
Meglio approfittarne però, per svuotare il serbatoio della vecchia benzina residua e pulirne bene il fondo.
CAPITOLO 4
Si è ora giunti al momento fatidico, di massima tensione…provare a mettere in moto.
La Thema è ferma da circa ventiquattro anni. Potrebbe essere successo di tutto nel frattempo, anche a causa dei precedenti tentativi maldestri di messa in moto…
Benzina fresca con additivo per gli iniettori, (chissà se non si saranno già irrimediabilmente bloccati...) e di nuovo un controllo a tutto.
La pompa carica correttamente, ormai ci siamo, vediamo che succede...
Primi giri di motorino di avviamento: si attiva l’elettrocalamita del pignoncino che deciso spinge sulla dentatura del volano, la Thema sembra accennare a partire, un po’ di borbottii e colpi di tosse...ancora qualche giro e, come per magia…
No. Non ce la fa. Ora vai a capire dove sbattere la testa.
Altri controlli: la benzina arriva, la scintilla alle nuovissime candele è bella, il relè iniettori scatta, corrente ne dovrebbe arrivare.
Si prova con qualche colpetto di incoraggiamento agli iniettori, magari gli si sta chiedendo un po’ troppo al primo appuntamento, bisogna andarci coi piedi di piombo.
La Thema comunica che è tutto normale, a volte gli iniettori fanno così, sono permalosi dopo tanto tempo di abbandono, ma poi si addolciscono.
Anche alzare un po’ il minimo potrebbe essere una strategia vincente, così si torna dentro.
Due giri di chiave, e…
Con grande soddisfazione ed i brividi sulla pelle, il buon vecchio Lampredi tornava a suonare tronfio le proprie melodie.
Ora la Thema ha solo bisogno di girare, e tanto, per sciogliersi un po’ ma qualcosa non va e lo si nota subito: l’alternatore non carica a sufficienza, (però funziona anche la spia del check, eh…).
Si sarà sicuramente bruciato nei vari tentativi che qualcuno avrà fatto di avviarla con il booster… e vabbè, si sistemerà anche quello.
Tutto torna quindi al proprio posto, finalmente è possibile rivettare nuovamente il pianale.
Prima della prima prova su strada vanno però riviste alcune cose: l’alternatore come detto, gli ammortizzatori posteriori che sono bloccati e soprattutto i freni che non convincono, sicuramente anche i tubi flessibili saranno da sostituire, (e dovendo fermare 180 cv arrabbiati in corsa, davvero meglio non rischiare…).
Nel giro di pochi giorni arrivano a casa i nuovi ammortizzatori posteriori, a gas, pagati una cifra ridicola come giacenza di magazzino, (speriamo ci sia ancora un po’ di gas all’interno, l’etichetta dice che sono stati prodotti nel 2001…) e si va avanti speditissimi.
Visto il prezzo vantaggioso ne sono stati presi due coppie, una in più da tenere.
L'8.32 prima serie di Riccardo, meglio conosciuta come “Rossana”, fa intanto capolino ed osserva la sorella cercando di metterla a proprio agio.
CAPITOLO 5
È lunedì e si parte subito con il sistema frenante.
Via la vecchia pompa, vaschetta ed i tubi, si pulisce a dovere la vaschetta e vengono installati i nuovi componenti.
Si approfitta anche per dare una ringiovanita alle pinze, che hanno visto giorni migliori in passato.
I perni delle pinze difficilmente sono in grado di scorrere in questo stato...
Davvero un altro aspetto, ora sì che ci siamo.
La spia ABS è inesorabilmente accesa, appena si muovono le ruote...per fortuna, per la diagnosi, Lancia ci mette a disposizione il tester PR01. Collegato al cablaggio della macchina si scopre cosa non va: una massa non è presente, le conchiglie portamasse poste sotto i fari anteriori non fanno più il proprio dovere, comprensibile visto il fermo prolungato, relativamente con poco si sistema; altro problema la pompa di recupero del sistema ABS che risulta bloccata ma che, fortunatamente, dopo qualche insistenza decide di ripartire...ora tutto è operativo.
Passiamo ora al contachilometri, che va quando vuole...anche stavolta ci viene in aiuto l'apposito tester Lancia per il sensore contachilometri.
Il sensore funziona, il problema sta nella centralina dietro al cruscotto, sostituita quella il problema si risolve.
CONTINUA